Progettare una canna fumaria è un’operazione complessa che dev’essere affidata a un professionista, sia che si tratti di una nuova costruzione edilizia sia che si voglia intubare una canna fumaria esistente in un vecchio edificio (scopri di più sull’intubamento e messa a norma delle canne fumarie). Nella definizione del corretto dimensionamento della canna fumaria rientra anche la misura in altezza del condotto e, in particolare, dell’ultimo tratto del sistema fumario costituito da torrino e comignolo.
Come sappiamo (scopri di più sulle varie parti del sistema fumario), il comignolo è la parte terminale del sistema di evacuazione fumi, quella che spesso nel gergo comune è chiamata erroneamente “camino” ed è l’elemento visibile sui tetti delle case proprio perché sporge all’esterno: il suo scopo è infatti quello di liberare e disperdere in atmosfera i prodotti e fumi di scarico della combustione provenienti dall’interno dell’edificio. Per assolvere pienamente alla sua funzione, il comignolo deve rispettare alcuni fondamentali requisiti.
La quota di sbocco della canna fumaria, ovvero l’altezza del comignolo posizionato sul tetto, è oggi regolamentata da una specifica normativa – la UNI 10683 – che prevede zone di rispetto e distanze da altri elementi presenti, per impianti di combustione a pellet o a legna di potenza inferiore a 35 Kw: per legge infatti il comignolo deve essere collocato a distanza adeguata da lucernari, finestre e altre aperture sul tetto, nonché da qualsiasi altro ostacolo che possa interferire con l’evacuazione fumi; inoltre, esso deve essere posizionato al di fuori della zona di reflusso, ovvero quell’area in cui vento e condizioni atmosferiche possono generare condizioni avverse alla corretta fuoriuscita dei prodotti di combustione.
Nei tetti in pendenza (vale a dire i tetti con inclinazione maggiore di 10°) l’altezza del comignolo si calcola prendendo in considerazione il punto più basso del torrino o comignolo, il colmo dell’edificio (ovvero il punto più alto dell’abitazione) e la base del tetto. Se la canna fumaria è situata centralmente all’edificio e quindi il comignolo risulta vicino al colmo della casa, sarà sufficiente che la parte bassa del comignolo superi di 50 cm il punto più alto del tetto. Se invece il torrino viene installato in un punto lontano rispetto al colmo, come per esempio nel caso di una canna fumaria esterna all’edificio (scopri di più), non dobbiamo calcolare una quota di sbocco 50 cm sopra il punto più alto (che renderebbe il comignolo troppo alto) ma limitarci a una distanza di 130 cm tra copertura e punto più basso del torrino, misurati a 90° rispetto alla superficie del tetto.
Se sul tetto sono presenti due comignoli vicini, posti a una distanza inferiore di 50 cm l’uno dall’altro, allora la quota di sbocco del secondo torrino si calcola applicando una specifica formula che aggiungere un valore di maggiorazione (200 mm) alla quota di sbocco in verticale del primo torrino. Se invece la distanza tra due comignoli supera i 50 cm, allora si possono installare singolarmente applicando per ciascuno la regola per il torrino singolo.
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Giovedì 07 Aprile 2022
Mercoledì 15 Dicembre 2021
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