L’inizio della primavera, l’arrivo dei primi caldi e, soprattutto, la fine del periodo di accensione del riscaldamento domestico segnano il passaggio alla bella stagione e decretano il termine dei mesi più freddi dell’anno: è questo il momento della pulizia della canna fumaria di fine stagione.
Pulire la canna fumaria è una delle più importanti operazioni di manutenzione del sistema di smaltimento fumi: serve a tenere libero il camino per il passaggio del fumo, sgombrando il campo da qualsiasi residuo di combustione o altri corpi estranei, migliora l’efficienza del camino (tradotto: aumenta il tiraggio o lo mantiene efficiente) e garantisce il funzionamento della canna fumaria in sicurezza evitando possibili incendi del condotto, aumentando anche la durata stessa della canna fumaria nel tempo.
La fine della stagione fredda è il periodo ideale per pulire la canna fumaria perché si cessa di accendere i generatori di calore domestici per scaldare la casa e nei mesi a seguire il camino non sarà utilizzato. Un’accurata pulizia e manutenzione del sistema di evacuazione fumi in questo frangente, quindi, ha il vantaggio di rimuovere tutti i residui depositatisi durante i mesi di accensione di stufe e camini e di ripristinare uno stato ideale all’interno del condotto, predisponendolo al successivo riutilizzo invernale.
Generalmente si consiglia di effettuare la pulizia della canna fumaria almeno una volta all’anno – proprio in questo periodo – ma per gli impianti alimentati a biomassa (stufe a pellet, stufe e caminetti a legna) l’indicazione comune è di eseguire questa operazione anche una seconda volta, per evitare di lasciar trascorrere un anno dall’ultima manutenzione. In ogni caso, la frequenza della pulizia delle canne fumarie dipende molto anche dalla tipologia e dall’utilizzo che se ne fa.
La pulizia delle canne fumarie è di competenza di tecnici specializzati, professionisti come gli spazzacamini ma anche gli stessi installatori che hanno curato la posa del sistema di smaltimento fumi. Nell’ambito del loro intervento, i tecnici possono effettuare anche un’ispezione della canna fumaria con apposita strumentazione per verificare lo stato del condotto internamente, specialmente se la canna fumaria è dotata di elementi o sportelli di ispezione (scopri di più).
L’operazione di pulizia deve essere condotta in modo minuzioso e approfondito, coinvolgendo tutti i principali componenti del sistema di evacuazione fumi: il maggiore rischio della pulizia fai da te della canna fumaria, infatti, è quello di limitarsi a pulire le parti più facilmente raggiungibili trascurando invece zone altrettanto esposte a usura, condensa, incrostazioni e deposito di residui di combustione. Una corretta pulizia del camino deve pertanto interessare tubi ed elementi dritti, ma anche le curve a 45° e 90°, eventuali raccordi, manicotti di giunzione e in ultimo anche gli elementi a tetto, ovvero il comignolo e il terminale della canna fumaria: solo in questo modo, e con la strumentazione di un manutentore professionista, sarà possibile mantenere in efficienza e in sicurezza la canna fumaria nel lungo periodo.
In aggiunta a questa manutenzione è poi consigliabile effettuare anche un’approfondita pulizia del generatore di calore: scopri come pulire la stufa a pellet.
Canna fumaria di quale colore? Tutte le opzioni
Le canne fumarie stanno diventando sempre più un elemento di design all’interno delle abitazioni ...
Canne fumarie inox: quale acciaio è meglio?
Le canne fumarie in acciaio inox sono le più diffuse, ma quando parliamo di acciaio inossidabile è...
Progettare una canna fumaria
Per installare una canna fumaria all’interno o all’esterno di un’abitazione (o di un qualsiasi...
Caldaie a condensazione: funzionamento e vantaggi Le caldaie a condensazione sono impianti a gas chiamate anche caldaie a camera stagna, che posson...
Giovedì 07 Aprile 2022
Mercoledì 15 Dicembre 2021
Condividi la notizia