Dopo aver visto in sintesi la norma UNI 7129-3 per l’evacuazione dei prodotti di combustione degli impianti a gas (leggi qui), ci soffermiamo in questo articolo su un’altra normativa europea che riguarda i generatori di calore e il loro rendimento: la norma UNI 10389-2 sulle misurazioni in campo, di cui ripercorriamo gli aspetti più importanti.
La normativa UNI 10389-2 pubblicata ad aprile 2022 è una norma tecnica nazionale che descrive le procedure per l’esecuzione in opera della misurazione del tiraggio, l’analisi dei prodotti di combustione e la misurazione del rendimento dei generatori alimentati a biomassa legnosa (biocombustibile solido non polverizzato), inclusi gli apparecchi a pellet a caricamento automatico.
La norma tecnica indica le operazioni e procedure da effettuare per effettuare le misurazioni in campo sui generatori di calori a biomassa, per verificarne l’adeguato funzionamento, constatare se sono stati installati correttamente e se sono necessari interventi di manutenzione o riparazione, al pari di quanto è già da tempo codificato per caldaie e apparecchi a gas e gasolio in ottica di sicurezza, efficienza energetica e rispetto ambientale.
Le misurazioni in opera sui generatori a biocombustibile che devono essere eseguite secondo la UNI 10389-2 sono:
Sulla base di questi parametri rilevati in opera è possibile calcolare il rendimento di combustione del generatore di calore a biomassa, che documenta e certifica eventuali perdite di calore sensibile o eccessive produzioni di CO (monossido di carbonio), evidenziando così la necessità di opportuni interventi di manutenzione straordinaria o pulizia della stufa a pellet e degli altri generatori a biomassa (scopri di più sulla manutenzione del camino).
La norma prescrive anche il tipo di strumentazioni da utilizzare per le misurazioni in campo indicate e quali sono le caratteristiche di igrometri e deprimometri adatti all’uso. Nello specifico, si indica uno strumento portatile multifunzione che soddisfi i requisiti della norma UNI CEI 50379-1 e che abbia una frequenza di campionamento di almeno una lettura al secondo. Tali strumenti devono essere periodicamente verificati e tarati – in media almeno una volta all’anno – in modo da garantire sempre la massima affidabilità e il corretto funzionamento.
Per quanto riguarda le condizioni di misurazione, la normativa specifica che le prove devono essere eseguite quando il generatore è allo stato di regime, o alla potenza termica prevista dalla specifica misurazione. Per conoscere quando una stufa a pellet o altri apparecchi a biomassa sono a regime è necessario rifarsi alle indicazioni del fabbricante oppure, per gli apparecchi a caricamento manuale, lasciar passare almeno 15 minuti dall’accensione della seconda carica.
Una volta effettuate le misurazioni previste dalla normativa UNI 10389-2, l’operatore è tenuto a compilare un rapporto che deve riportare:
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Venerdì 07 Settembre 2018
Giovedì 07 Aprile 2022
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