Capita con una certa regolarità di leggere su giornali e notiziari online di incendi di tetti, sottotetti o capannoni provocati dalle fiamme scaturite dalla canna fumaria dell’edificio: il camino che prende fuoco è infatti una delle principali cause di incendio domestico e prevenire tale rischio è estremamente importante. Scopriamo come fare.
Come abbiamo visto in questo articolo, l’incendio della canna fumaria può dipendere da molteplici cause ed essere di tipo interno o esterno. Nella quasi totalità dei casi le fiamme si originano non a livello del generatore di calore, come la stufa a pellet o il caminetto a legna, ma nel condotto di smaltimento dei fumi: a finire sotto accusa, di conseguenza, sono le canne fumarie interne agli edifici, diversamente da quelle installate esternamente alle mura di casa che corrono meno pericoli.
Uno dei casi più frequenti di incendio del tetto è il cattivo isolamento delle canne fumarie, per questo è sempre fondamentale effettuare un’adeguata coibentazione del camino per isolare i tubi dall’ambiente circostante. Allo stesso modo, una canna fumaria installata non correttamente può facilmente esporre al rischio incendio: quando si installa il camino bisogna sempre rispettare distanze di sicurezza da superfici e materiali combustibili, come peraltro prevede anche la normativa sulle canne fumarie.
Un altro aspetto determinante è poi l’attraversamento tetto della canna fumaria: per raggiungere lo sbocco alla sommità dell’edificio, dove è posizionato il comignolo, il condotto deve necessariamente attraversare solette, pareti e struttura del tetto e lo deve fare nella massima sicurezza per evitare il rischio incendio. Quando si attraversa con la canna fumaria il legno o altri materiali combustibili è necessario rispettare distanze minime e utilizzare appositi prodotti fumari per passaggio a tetto: ne abbiamo parlato qui.
Oltre alla corretta installazione della canna fumaria, il modo migliore per evitare incendi è eseguire la regolare manutenzione del camino. Con il prolungato utilizzo all’interno dei condotti di evacuazione fumi aumenta la possibilità che si formi il creosoto nel camino: questa sostanza è un liquido catramoso che si origina a partire dalla condensa dei fumi della combustione e dalla fuliggine presente nei tubi (con cui non va confuso) e che nel tempo tende a depositarsi, formando uno strato interno che risulta poi difficile da rimuovere.
La presenza di creosoto nella canna fumaria è pericolosa poiché si tratta di un materiale altamente infiammabile che può generare incendi e fiamme all’interno del camino e, di conseguenza, anche temperature estremamente elevate. Effettuare regolarmente le operazioni di pulizia e manutenzione della canna fumaria, mediamente una o due volte all’anno a seconda del tipo di combustibile utilizzato e affidandosi a tecnici professionisti autorizzati, è di conseguenza la soluzione più efficace per ridurre gli accumuli di tali sostanze e le possibilità di un incendio che si sviluppi a partire dal camino.
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Giovedì 07 Aprile 2022
Mercoledì 15 Dicembre 2021
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