Lo scarico dei prodotti di combustione richiede l’impiego di più prodotti e accessori fumari che, assemblati secondo una specifica progettazione nel rispetto delle normative vigenti, danno vita al sistema di evacuazione fumi. Spesso utilizziamo impropriamente il termine canna fumaria per indicare l’intero sistema in questione, ma in realtà esso è composto da diversi componenti che hanno nomi e funzioni specifici anche se a volte non in modo univoco: cerchiamo di fare chiarezza su tutti i vari tubi del sistema fumario.
Il canale da fumo è il condotto collegato direttamente all’apparecchio dove avviene la combustione (stufa, caminetto, caldaia) e ha il compito di convogliare i fumi dal generatore di calore al tratto successivo del condotto fumario. Esiste una specifica normativa che disciplina caratteristiche e installazione dei canali da fumo, un elemento di raccordo che nella maggior parte dei casi si trova all’interno delle mura domestiche nello stesso locale che ospita il generatore: per esempio, per gli impianti termici superiori a 35 kW di potenza il canale da fumo deve avere un’inclinazione almeno del 5% e un andamento ascendente, in modo da direzionare i prodotti di combustione verso l’alto. Un canale da fumo efficiente e sicuro, inoltre, deve poter essere sempre ispezionato e ripulito dalla fuliggine e dagli eventuali detriti che possono a lungo andare otturarlo (scopri di più sulla pulizia dei condotti fumari).
Il collettore fumi o collettore di scarico è un elemento che collega apparecchi diversi situati allo stesso piano di un edificio con l’obiettivo di raccogliere i prodotti di scarico derivanti dalle rispettive combustioni e convogliarli verso il condotto fumario primario deputato alla loro espulsione in atmosfera. Questo avviene tipicamente nelle canne fumarie collettive degli edifici condominiali o multi-piano (scopri di più sulle canne fumarie condominiali).
Con il termine canna fumaria si è soliti indicare il condotto verticale per l’evacuazione fumi che è elemento costruttivo e architettonico degli edifici, ma anche l’insieme delle tubazioni in metallo o in altro materiale refrattario, coibentate e inserite all’interno di tali condotti, collegate all’apparecchio di combustione tramite il canale da fumo da un lato e terminanti alla sommità dell’edificio. In questa accezione si possono distinguere canne fumarie monoparete e canne fumarie doppia parete (scopri di più) e il termine camino è considerabile come sinonimo di canna fumaria, da non confondere dunque con il comignolo che rappresenta lo sbocco dei fumi in atmosfera.
Il comignolo è il tratto terminale della canna fumaria o del camino ed è situato a livello del tetto o della copertura dell’edificio, rispetto alla quale sporge in altezza. La funzione del comignolo consiste nel completare l’evacuazione dei fumi di scarico prodotti dalla combustione mediante la dispersione in atmosfera degli stessi, sfruttando la naturale tendenza del fumo a salire verso l’alto in virtù del minore peso rispetto all’aria esterna. Esistono diverse tipologie di comignoli che conferiscono al terminale del condotto fumario estetica e funzionalità (per esempio antivento) particolari, contribuendo a migliorare il tiraggio del camino (scopri di più sul tiraggio della canna fumaria).
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Giovedì 07 Aprile 2022
Mercoledì 15 Dicembre 2021
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