Come intubare una canna fumaria esistente

Per risanare, mettere a norma e poter quindi utilizzare canne fumarie esistenti ma non in grado di garantire un funzionamento adeguato o a norma di legge per l’evacuazione fumi il metodo a cui si ricorre solitamente è quello dell’intubamento. Ma come si fa a intubare la canna fumaria di un edificio e quali sono i criteri da rispettare? Scopriamolo.

Quando e perché intubare la canna fumaria

Le vecchie canne fumarie di edifici di non recente costruzione sono realizzate abitualmente in materiali come mattoni, laterizio oppure fibrocemento, un materiale costruttivo alternativo all’amianto realizzato con una miscela di cemento, acqua e fibre che ha fra le sue virtù quella di una considerevole resistenza a corrosione e trazione ma che non è adatto al contatto diretto con i prodotti di combustione.

Anche per questo motivo si usa intubare la canna fumaria esistente, ovvero realizzare un nuovo condotto internamente a quello in muratura, utilizzando materiali adatti allo scopo e alle esigenze normative. Di fatto la struttura esistente che collega l’apparecchio al comignolo posto sulla sommità dell’edificio viene mantenuta intatta, mentre viene a crearsi una nuova parete interna della canna fumaria in acciaio inox oppure in plastica nel caso di caldaie a condensazione.

Intubamento canne fumarie: normativa e vincoli

Il corretto intubamento della canna fumaria deve essere effettuato nel rispetto di quanto previsto dalle normative in vigore. I vincoli cambiano a seconda del tipo di combustibile degli impianti collegati al sistema di smaltimento fumi: in caso di generatori a gas si fa riferimento alla norma UNI 10845:2018, in caso di impianti a biomasse solide come camini o stufe a legna e pellet la norma è la UNI 10683:2012. Per gli apparecchi a gas si sottolinea l’esclusività del condotto intubato per l’evacuazione fumi, compresa l’intercapedine tra la canna fumaria esistente e la nuova parete interna; per gli apparecchi a biomassa invece si specifica l’obbligo di usare materiali certificati Classe A1 di resistenza al fuoco per tutti gli elementi del sistema camino e il divieto di usare tubi flessibili estensibili o di canne fumarie collettive (scopri di più sui sistemi fumo collettivi).

Se invece si vuole usare un cavedio o vano tecnico condominiale per far passare un condotto intubato, la condizione è anche in questo caso che all’interno del vano non siano presenti altre tubazioni diverse come tubi per gas, cavi elettrici, riscaldamento, ecc., con l’eccezione di altri condotti intubati collegati ad altri apparecchi purché rispettino le distanze minime di sicurezza.

Grazie all’intubamento della canna fumaria è dunque possibile effettuare con successo risanamento e messa a norma di condotti fumari vecchi o non performanti, purché queste operazioni vengano curate ed eseguite da professionisti e nel rispetto di quanto previsto dalla normativa.