L’anno che sta per concludersi è stato segnato da grandi difficoltà di approvvigionamento delle materie prime sul mercato internazionale, una situazione che è figlia di un mix di diversi fattori e su cui pesa in modo determinante la pandemia di covid-19. Anche il nostro settore, quello dei sistemi fumari che si basa sulla lavorazione dell’acciaio inox e ferro, ha subito gli effetti di questo scenario con conseguenti rallentamento dei tempi e aumento dei costi di produzione.
Un primo, fondamentale ostacolo all’importazione di acciaio e altri materiali dai produttori esteri è il rallentamento della produzione globale e l’aumento della domanda, di conseguenza, l’aumento del prezzo delle materie prime. In seguito alla pandemia, alle limitazioni adottate dai governi e alla conseguente riorganizzazione dei mercati nazionali e internazionali, i prezzi dei materiali sono schizzati alle stelle.
Senza alcuna eccezione, tutte le principali materie prime hanno subito pesanti rincari nel corso dell’ultimo anno.
Parallelamente, è aumentato anche il costo del trasporto dei container tra Cina e Europa. Per questi motivi, i centri servizi italiani e gli importatori e distributori di acciaio nel nostro Paese, da cui ci serviamo regolarmente per l’acquisto delle materie prime, faticano a reperire materiale.
Scopri di più sulle cause e sugli effetti degli aumenti
Un ulteriore problema per la disponibilità di acciaio e materie prime è rappresentato dalle quote di importazione. La domanda interna di materie prime non riesce ad essere soddisfatta non solo per i prezzi elevatissimi raggiunti a livello internazionale, ma anche per le lunghe attese causate dai vincoli imposti dall’Unione Europea. In poche parole: l’acciaio e gli altri materiali spesso ci sono, ma rimangono bloccati nei porti.
Il perché è presto detto. Allo scopo di salvaguardare il mercato del vecchio continente, la Commissione europea nel 2019 ha introdotto misure restrittive per l’importazione di materie prime da Paesi extra UE, fissando tetti massimi per le esportazioni dei principali produttori mondiali delle varie materie prime. Così, per esempio, a settembre le quote import di acciaio da Turchia, Taiwan e Corea del Sud erano state raggiunte e pertanto l’approvvigionamento da tali Paesi era stato interrotto nonostante la disponibilità di materia prima e la forte richiesta interna.
Anche in questo periodo dell’anno la situazione si sta ripetendo, con i fornitori impossibilitati a scaricare il materiale che rimane nei container nei porti a causa del superamento delle quote di importazione.
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Giovedì 07 Aprile 2022
Mercoledì 15 Dicembre 2021
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