Il costo delle materie prime negli ultimi mesi è in costante crescita e questo sta mettendo in difficoltà le imprese italiane pressoché in tutti i settori: dalla siderurgia all’edilizia, tutti produttori devono fare i conti con l’impennata dei prezzi unita alla scarsa reperibilità dei materiali. Questo vale anche per il settore dei prodotti fumari in cui opera De Marinis: cerchiamo di comprendere meglio le cause e le conseguenze di questa situazione.
La pandemia globale di covid-19 è sicuramente l’evento scatenante della crisi attuale. Con i progressivi lockdown attuati in tutti i Paesi del mondo la produzione mondiale di materie prime è crollata, mentre le imprese che rimanevano operative si sono concentrate prevalentemente sull’esaurimento degli ordini, consumando le scorte. La situazione relativa all’acciaio è forse quella più emblematica: mentre in nazioni come l’Italia la produzione di acciaio è rallentata fino a toccare quota -40% ad aprile 2020, il maggior produttore mondiale – la Cina – ha addirittura incrementato i volumi, ma con una crescita esponenziale della domanda interna che ha limitato le esportazioni.
La minore disponibilità di materie prime a livello globale, mentre con l’allentamento delle restrizioni la domanda interna di ogni Paese ricominciava a cresce per recuperare il tempo perduto, ha determinato un forte aumento dei prezzi e una generale instabilità del mercato. Questo vale non solo per l’acciaio, ma anche per molte altre materie prime utilizzate in vari settori. I comparti manufatturieri che stanno subendo le difficoltà di approvvigionamento e il rialzo dei costi dei materiali sono la metallurgia, l’automotive, le apparecchiature elettriche, l’edilizia tradizionale e in legno e le aziende trasformatrici come De Marinis.
In una realtà come De Marinis la situazione globale ha avuto significative ripercussioni. La produzione made in Italy di canne e sistemi fumari di qualità si basa sul costante approvvigionamento di materie prime come acciaio inox, acciaio al carbonio, rame, lamiera zincata e polipropilene (plastica pps), oltre ad altri materiali complementari come cartoni, pallet, guarnizioni, coppelle e quelli impiegati per lavorazioni conto terzi quali verniciatura e smaltatura.
Mossa come sempre da un’elevata attenzione nei confronti dei clienti e delle loro esigenze, nei mesi scorsi De Marinis ha garantito il proprio impegno a contenere i rincari di materie prime per le commesse commerciali precedenti alla data del 30 settembre 2021, assorbendo parte dell’aumento dei costi di metalli e materiali complementari alla produzione di sistemi fumari e lasciando invariati termini e condizioni contrattuali. Per gli ordini successivi a tale data, l’azienda è stata costretta ad applicare aumenti percentuali sulle serie a catalogo, momentaneamente fino a un massimo del 12%, continuando a tenere monitorato l’andamento del mercato, che si prevede possa continuare a seguire il trend negativo anche nei primi 9 mesi del 2022.
De Marinis rimane a disposizione di tutti i propri clienti per qualsiasi richiesta ed esigenza.
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Giovedì 07 Aprile 2022
Mercoledì 15 Dicembre 2021
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